Manutenzione caldaia: quando effettuarla e perché è necessaria

 

La manutenzione della caldaia, regolare e programmata, è necessaria per mantenere sempre efficiente l’impianto di riscaldamento, favorire bassi consumi e soprattutto, assicurare la sicurezza di chi vive in casa, evitando qualsiasi pericolo per la salute.

Ma in cosa consiste la manutenzione della caldaia? Scopriamo da vicino i principali interventi eseguiti dal manutentore, a chi spettano, la periodicità con cui effettuarli, le multe per chi se ne disinteressa e tutto ciò che può esserti utile per prenderti cura del tuo impianto e della casa in cui vivi.

In cosa consiste la manutenzione della caldaia?

La legge la rende obbligatoria, ma non ne indica la frequenza, che dipende dal modello. A dirci quando effettuarla è il libretto dell’impianto, anch’esso obbligatorio per legge e compilato da un tecnico abilitato, sebbene sia consigliabile occuparsene una volta all’anno a prescindere dalle indicazioni del produttore. 

In occasione della revisione della caldaia, il tecnico può occuparsi di due tipologie di controlli, che potrebbero avere obblighi differenti:

 

A chi spetta la manutenzione della caldaia?

Sia il controllo fumi che la manutenzione ordinaria spettano all’inquilino dell’immobile, anche se non ne è il proprietario. Quindi, le attività e le spese che ne conseguono sono a suo carico. Il costo medio oscilla tra i 100 e i 300 euro, dipende da elementi come regione, potenza della caldaia e ditta che si occupa del lavoro.

 

Sanzioni per mancata manutenzione della caldaia

Trascurare un’attività così importante non mette solo a repentaglio sicurezza, efficienza e consumi della caldaia, ma si corre il rischio di ricevere una multa, che può essere di importi diversi:

Prima che la multa sia effettiva, i Comuni hanno l’obbligo di avvisare l’interessato con almeno venti giorni di anticipo, durante i quali ci si può rimettere in regola.

 

Manutenzione ordinaria della caldaia

Il tecnico incaricato della revisione della caldaia si occupa di una serie di attività e controlli, a partire dalle parti più soggette a usura come camera di combustione, guarnizioni di tenuta, elettrodi e pressostati.

Tra le principali operazioni eseguite dal manutentore, ci sono:

Controllo fumi

Il controllo dell’efficienza energetica, più noto come controllo fumi, consiste nell’analisi della combustione dei fumi, della concentrazione di ossido di carbonio nell’impianto e dell’indice di fumosità. Per portare a termine quest’attività, il tecnico si occupa di determinare quanto i prodotti di combustione abbiano valori conformi con la normativa.

Controllo fumi: bollino blu o verde

In caso di esito positivo della verifica sul controllo dei fumi della caldaia, il cittadino può richiedere il rilascio del bollino blu o verde, rappresentato da un codice numerico univoco di colore differente in base alla potenza dell’impianto di riscaldamento su cui è stato eseguito il controllo.

Il bollino blu viene emesso in seguito al pagamento di un bollettino, oltre che dopo il superamento della revisione di caldaie con potenzialità termica superiore ai 35 kW. Il bollino verde, invece, viene rilasciato agli impianti fino a 35 kW. Entrambi i certificati garantiscono che siano rispettate le normative relative a efficienza energetica, sicurezza e inquinamento. 

Il rinnovo dei bollini non avviene in automatico, ma soltanto al superamento delle verifiche sulle sostanze inquinanti emesse e sui fumi. Il rinnovo è quindi ogni anno, ogni due oppure quattro anni in base alla tipologia di impianto.

Quando fare il controllo fumi della caldaia?

Per gli impianti con una potenza compresa tra 10 e 100 kW, il controllo dell’efficienza energetica deve essere effettuato ogni:

Invece, in caso di caldaie con una potenza maggiore di 100 kW, il controllo fumi deve avvenire ogni:

 

Manutenzione ordinaria e controllo fumi caldaia: doverosi per tanti motivi

Come accennato in apertura, eseguire scrupolosamente e puntualmente la manutenzione programmata e il controllo fumi della caldaia non sono solo attività di cui è obbligatorio occuparsi per non incorrere in sanzioni economiche anche pesanti. 

L’ispezione generale e gli interventi manutentivi sono doverosi anche per garantire in ogni momento la sicurezza dell’impianto a chi vive in casa: il rischio di incendi c’è sempre, se non si prevengono con la giusta manutenzione. E non solo: questi controlli consentono di mantenere sempre perfetto il rendimento dell’impianto termico, in modo da abbassare i consumi e limitare l’inquinamento atmosferico.